venerdì 18 novembre 2011

Missa Simplex (prima assoluta)


La Missa simplex è stata commissionata dalla Cappella Musicale della Basilica Papale di San Francesco d’Assisi in occasione del 3° Incontro Nazionale “Laudate et benedicete mi’ Signore” per animatori musicali nella liturgia, verrà eseguita in prima assoluta nella Basilica Inferiore di Assisi durante la Messa Solenne presieduta da Fra Jerzy Norel Vicario Generale dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali il 20 novembre 2011.

sabato 12 novembre 2011

Tempo di Madrigale



Tempo di Madrigale
20 novembre 2011 ore 16:30
Bologna Pinacoteca Nazionale

Elaborazioni e musiche originali di:

Rocco De Cia, Antonio Macaretti, Sebastiano Cellentani, Tommaso Ussardi, MaurizioTessitore, Elisa Quarello, Amir Muhammadi e Cristian Gentilini

ispirate al Combattimento di Tancredi e Clorindadi Claudio Monteverdi.

domenica 16 ottobre 2011

...la vera storia del "Va pensiero"...

cantata di AZIO CORGHI
su testo di VITTORIO SERMONTI
con echi di parlate dialettali italiane
per Voce recitante Coro di voci bianche, Coro da camera, Coro misto e Pianoforte
(Casa Ricordi, 2011)
Commissione della
REGIA ACCADEMIA FILARMONICA DI BOLOGNA
in occasione delle celebrazioni del 150° dell'unità d'Italia
PRIMA ESECUZIONE ASSOLUTA

MERCOLEDÌ 26 OTTOBRE 2011 ORE 20.30
CHIESA DI SANTA CRISTINA DELLA FONDAZZA
Piazzetta Morandi, Bologna
INGRESSO LIBERO
ANDREA FUGARO narratore
STEFANO MALFERRARI pianoforte
CORO DA CAMERA DEL COLLEGIUM MUSICUM ALMAE MATRIS-UNIVERSITA' DI BOLOGNA, direttore David Winton
CORO DI VOCI BIANCHE:
studenti del Corso ad indirizzo musicale della Scuola secondaria di primo grado "Rolandino de' Passaggeri - Carlo Pepoli" - Sede "Pepoli", direttore Giuliana Fugazzotto
CORO MISTO:
studenti partecipanti al progetto "Cori nelle Scuole" promosso dall'Accademia Filarmonica, direttori Marco Cavazza, Cristian Gentilini, Michele Napolitano,
e membri del Coro del Collegium Musicum
Coordinamento scenico di Andrea Fugaro

lunedì 29 agosto 2011

Il coro contemporaneo

FESTIVAL NUOVI ORIZZONTI SONORI 2011
lunedì 29 agosto
Porretta Terme (BO) Teatro Testoni, ore 20:30
Conferenza: "Il coro contemporaneo"
relatore: Cristian Gentilini

giovedì 14 luglio 2011


Der Erlkönig

Wer reitet so spät durch Nacht und Wind?
Es ist der Vater mit seinem Kind;
Er hat den Knaben wohl in dem Arm,
Er faßt ihn sicher, er hält ihn warm.

"Mein Sohn, was birgst du so bang dein Gesicht?"
"Siehst, Vater, du den Erlkönig nicht?
Den Erlenkönig mit Kron und Schweif?"
"Mein Sohn, es ist ein Nebelstreif."

Du liebes Kind, komm, geh mit mir!
Gar schöne Spiele spiel ich mit dir;
Manch bunte Blumen sind an dem Strand,
Meine Mutter hat manch gülden Gewand.

"Mein Vater, mein Vater, und hörest du nicht,
Was Erlenkönig mir leise verspricht?"
"Sei ruhig, bleibe ruhig, mein Kind:
In dürren Blättern säuselt der Wind."

Willst, feiner Knabe, du mit mir gehn?
Meine Töchter sollen dich warten schön;
Meine Töchter führen den nächtlichen Reihn
Und wiegen und tanzen und singen dich ein.

"Mein Vater, mein Vater, und siehst du nicht dort
Erlkönigs Töchter am düstern Ort?"
"Mein Sohn, mein Sohn, ich seh es genau:
Es scheinen die alten Weiden so grau."

Ich liebe dich, mich reizt deine schöne Gestalt;
Und bist du nicht willig, so brauch ich Gewalt.
"Mein Vater, mein Vater, jetzt faßt er mich an!
Erlkönig hat mir ein Leids getan!"

Dem Vater grauset's, er reitet geschwind,
Er hält in Armen das ächzende Kind,
Erreicht den Hof mit Müh' und Not:
In seinen Armen das Kind war tot.


Traduzione: "Il Re degli Elfi" (o anche Il Re degli Ontani)

Chi cavalca così tardi per la notte e il vento?
È il padre con il suo figlioletto;
se l'è stretto forte in braccio,
lo regge sicuro, lo tiene al caldo.

"Figlio, perché hai paura e il volto ti celi?"
"Non vedi, padre, il re degli Elfi?
Il re degli Elfi con la corona e lo strascico?"
"Figlio, è una lingua di nebbia, nient'altro."

"Caro bambino, su, vieni con me!
Vedrai i bei giochi che farò con te;
tanti fiori ha la riva, di vari colori,
mia madre ha tante vesti d'oro".

"Padre mio, padre mio, la promessa non senti,
che mi sussurra il re degli Elfi?"
"Stai buono, stai buono, è il vento, bambino mio,
tra le foglie secche, con il suo fruscio."

"Bel fanciullo, vuoi venire con me?
Le mie figlie avranno cura di te.
Le mie figlie di notte guidano la danza
ti cullano, ballano, ti cantano la ninna-nanna".

"Padre mio, padre mio, in quel luogo tetro non vedi
laggiù le figlie del re degli Elfi?"
"Figlio mio, figlio mio, ogni cosa distinguo;
i vecchi salci hanno un chiarore grigiastro."

"Ti amo, mi attrae la tua bella persona,
e se tu non vuoi, ricorro alla forza".
"Padre mio, padre mio, mi afferra in questo istante!
Il re degli Elfi mi ha fatto del male!"

Preso da orrore il padre veloce cavalca,
il bimbo che geme stringe fra le sue braccia,
raggiunge il palazzo con stento e con sforzo,
nelle sue braccia il bambino era morto.

giovedì 9 giugno 2011

Riccardo Piacentini - XXIV (Paradiso)


Annamaria Morini, flauto
Enzo Porta, violino

SPECULUM ENSEMBLE
Roberto Di Cecco, cantus
Huub van der Linden, altus
Cristian Gentilini, tenor
Marco Spongano, bassus


per flauto, violino e 4 voci rinascimentali
dal XXIV Canto del Paradiso dantesco
(2009)

Moneglia, 28 luglio 2010
registrazione live

venerdì 27 maggio 2011

Concerto - Accademia Filarmonica - Progetto Cori


Complesso monumentale S. Cristina Bologna
Lunedì 30 maggio ore 21

Cori Liceo Righi e Minghetti
dir. Cristian Gentilini

lunedì 23 maggio 2011

Ave mundi, Spes Maria

Giovedì 26 maggio ore 21:15
Modena Chiesa Santa Maria delle Assi
Schola Gregoriana Benedetto XVI
dir. Nicola Bellinazzo


mercoledì 4 maggio 2011

esecuzione Ave Maria (SATB)



FIESTAS DE SANT JORDI 2011
Lugar. Iglesia de Sant Jordi.
Fecha. Domingo 8 de Mayo de 2011. 20.30h


Associació de veïns de Sant Agustí
IES Sa Colomina Parròquia de Jesús Can Blau
(SANT AGUSTÍ)
21 DE MAIG A LES 21h.
“ART: L’ART DE LA VEU”


Petit cor
Idea, guió i dirección: Juan F. Ballesteros

www.petitcor.com

martedì 12 aprile 2011

“Per Crucem ad Lucem”

Domenica 17 aprile 2011, alle ore 20.30
presso la Chiesa di Santa Maria della Vita – Via Clavature 8/10, Bologna

Elevazione spirituale in canto gregoriano nella Domenica delle Palme
al cospetto del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca

Per Crucem ad Lucem


Schola Gregoriana Benedetto XVI
direttore Dom Nicola M. Bellinazzo

venerdì 8 aprile 2011

Spem in alium nunquam habui - V PARTE

LE FONTI

Del manoscritto originale di Tallis, si sono perse le tracce. Una copia del catalogo della biblioteca del Noncuch Palace (dispersa nei secoli) redatto nel 1596 riporta la presenza di «a songe of fortie partes, made by Mr. Tallis». Sono giunti fino a noi i seguenti manoscritti:

Egerton MS 3512, British Library, dopo 1616, Testo: Sing and glorify;
Gresham MS, Guildhall Library G. Mus. 420, ca. 1625, Testo: Sing and glorify;
Immyns MS, British Library, Mad.Soc.H.1.Ms.100(1751) scomparsa nel 1966; Testo: Sing and glorify;
MS Tenbury 1270, Bodlein Libbrary Oxford, metàXVIII sec., Testo: Sing and glorify.
Royal Music MS. R.M.4 g. I, British Library, (1763-89), Testo: Spem in alium;


Da questi cinque manoscritte furono in seguito redatte altre copie della partitura o dei singoli cori finalizzate ad esecuzioni moderne:

Madrigal Society H114, (tras. T. Oliphant), 1834 Testo: Sing and glorify;
Madrigal Society, (tras. T. Oliphant), 1836 Testo: Sing and glorify;
Add.29968, (tras. T. Opiphant) 1836? 1845? Testo: Sing and glorify;
Mr. Henry Leslie, 1879 Testo: Spem in alium; Sing and glorify (a parte)
Madrigal Society, 1890 Testo: Sing and glorify;


Esistono infine le seguenti quattro edizioni moderne:

A.H.Mann, Weekes & Co, Londra 1888; Testo: Spem in alium;
Tudor Church Music, Londra 1928; Testo: Spem in alium;
Philippe Brett, Oxford University Press, Londra 1966 Testo: Spem in alium;
Philippe Legge, Melburne 2004, rev. 2008 Testo: Spem in alium;


vedi anche:

domenica 20 marzo 2011

Conferenza: "RAMIFICATIONS" per 12 archi di G. Ligeti

Sabato 2 Aprile 2011, ore 14 nella Sala “Bossi” del Conservatorio Giovan Battista Martini di Bologna, il BLUMINE ENSEMBLE diretto da Caterina Centofante eseguirà, "RAMIFICATIONS" per 12 archi di G. Ligeti per la Lezione-Concerto a cura del M° Francesco Carluccio, undicesimo appuntamento del ciclo Lezioni di Analisi e incontri A.A. 2010/2011.

http://www.conservatorio-bologna.com/events.jsp?ID_LINK=194&area=7&IDAREA=22&ID_EVENT=38&GTEMPLATE=events.jsp

lunedì 24 gennaio 2011

Spem in alium nunquam habui - IV PARTE

IL CONTRAFACTUM INGLESE

La versione del contrafactum inglese è stata redatta ed eseguita con il testo riportato qui sotto in due occasioni celebrative: il 4 giugno 1610 per l’investitura di Henry Frederick Stuart (1594 – 1612) a principe di Galles, e dopo la sua morte, alla medesima cerimonia il 4 novembre 1616 del suo fratello minore, il futuro Re Carlo I.

Sing and glorify heaven’s high maiesty
Author of this blessed harmony
Sound divine praises
With melodious graces
This is the day, holy day, happy day
For ever give it greeting
Love and joy hart & voice meeting:
Lyve Henry [Lyve Charles] Princly and mighty
Henry lyve [Charles lyve long] in thy creation happy.



(trad.)
Cantate e glorificare l’alta grandiosità del paradiso
Autore di questa armonia benedetta
Lode dal divino suono
con graziosa melodia
Questo è il giorno, il giorno santo, giorno felice
per sempre ti salutiamo
Amore e gioia cuore e voce uniti
Viva Henry [Viva Charles] principesco e potente
Henry viva [lunga vita a Charles] nel tuo felice giorno.


vedi anche:

lunedì 17 gennaio 2011

Spem in alium nunquam habui - III PARTE

LA DATAZIONE

Diversamente dalla messa di Striggio riscoperta solo nel 2007 in una biblioteca di Parigi dopo secoli di oblio, Spem in alium è sempre stato oggetto di ammirazione, come testimoniano le copie manoscritte e le varie esecuzioni fatte dal XVII al XIX secolo. Il primo studioso ad occuparsi di questo brano in epoca moderna fu H.Fleetwood Sheppard. Nel 1878 in una lettera al «Musical Times» egli raccontò il ritrovamento avvenuto nel 1850 nella biblioteca di Cambridge di un libro nel quale è riportata una annotazione scritta nel 1611. In questi appunti lo studente di legge Thomas Wateridge riporta le parole di un certo Sig. Ellis Swayne che dichiara di aver assisto all’secuzione del motetto nella versione con testo inglese: «Ai tempi della Regina Elisabetta arrivò in Inghilterra un brano in 30 parti che creava una armonia paradisiaca (per cui gli italiani avevano ottenuto la più alta considerazione nel mondo). Il Duca di ____ si era appassionato a questa musica e chiese se qualcuno dei nostri inglesi fosse in grado di scrivere un pezzo altrettanto bello. Tallis, essendo molto esperto, fu ritenuto in grado di realizzare questo compito e ne fece uno in 40 parti che venne eseguito nella grande galleria di Arundel house e che superò di molto l’altro, al punto che il Duca, ascoltandola, si tolse la propria catena d’oro e la donò a Tallis ponendogliela al collo». Sheppard, tratto in inganno dal numero 30 sostenne nel suo articolo che il prototipo per il lavoro di Tallis fu il canone a 36 v Deo Gratias di Ockeghem, e ne datò la prima esecuzione tra 1558 e il 1559.

In seguito nessun musicologo si occupò più di questa opera fino al 1970 quando Paul Doe fece una seconda ipotesi sostenendo che il brano venne eseguito la prima volta nel 1573 in occasione del quarantesimo compleanno della regina Elisabetta I. Questa testi spiegava così il numero delle voci utilizzate, come omaggio di Tallis all’età della regina. In seguito Doe retrodatò la prima esecuzione a prima del 1570.

Una decina di anni dopo fù il musicologo Denis Stevens ad interressasi al grande motetto. Egli in un articolo pubblicato sulla rivista «Early Music» (1982) affermò che Spem in alium venne eseguito a cappella nel 1571 presso Arundel Hause. Egli basa la sua tesi propro sulla lettera scritta da Waterdige e ritrovata da Sheppard. Secondo Stevens il numero 30 riportato da Swayne nel suo aneddoto è da considerarsi un errore di trascrizione. La composizione in questione sarebbe il mottetto Ecce beatam lucem a 40 voci di Alessandro Striggio senior (1535-1592). Più recenti studi indicano che potrebbe trattarsi della Missa sopra il tema Ecco sì beato giorno a 40 voci (con un’espansione a 60 voci nell’ Agnus Dei) composta a Firenze nel 1561. Ad avvalorare l’ipotei di Stevens, c’è il fatto che l’attività diplomatica del compositore italiano, a nome del duca Cosimo de’ Medici, nel 1566 lo aveva condotto in un lungo viaggio da Firenze a Londra passando per Mantova, Monaco di Baviera, Wittelsbach e Brno, Vienna, Parigi, Innsbruck e Augusta, durante il quale è certo che Striggio fece eseguire la sua Messa almeno due volte: una prima durante la liturgia di incoronazione del duca Alberto V (1550-1579) a Monaco di Baviera, e una seconda in forma privata per il Re Carlo IX di Svezia in un castello alle porte di Parigi. Giunto quindi in Inghilterra è verosimile che egli fece eseguire anche a Londra la sua musica. L’anonimo duca chiamato in causa nella lettera di Wateridge, viene identificato presumibilemente in Thomas Howard duca di Norfolk. Nell’ ottobre 1569 egli fù imprigionato, a causa della sua partecipazione al complotto Ridolfi. Scarcerato nell’agosto del 1570 Thomas Howard venne di nuovo arrestato nel settembre 1571 ed infine giustiziato nel giugno del 1572. Questo fa ipotizzare a Stevens che la prima esecuzione di Spem in alium possa essere avvenuta durante questi tredici mesi di libertà del duca, presso la Long Gallery di Arundel House a Londra, come scritto nel documento di Waterdige. Arundel House era la casa londinese di Henry FitzAlan, il XIX°conte di Arundel, padre della prima moglie Mary di Thomas Howard. FitzAlan, uno dei massimi leader dei cattolici inglesi, dal 1566 ad aprile 1567 fu sicuramente in visita diplomatica in Italia, ed è plausibile che in questo periodo possa aver incontrato Striggio ed averlo invitato a Londra. FitzAlan possedeva una delle più importanti istituzioni musicale alondinesi, e nel 1556 acquistò da Maria I Tudor (per farsene la sua residenza di campagna) il leggendario Nonsuch Palace l’edificio rinascimentale più grande d’Inghilterra. Secondo Stevens la tragica vicenda del committente, giustificherebbe in qualche modo anche il perché Tallis abbia proprio scelto questo testo. Si può infatti immaginare che egli, sensibile all’instabilità politica e religiosa di quei tempi, abbia voluto fare una riflessione sulla precarietà della condizione umana. Inoltre la presenza in questo maestoso edificio di una sala per banchetti a pianta ottagonale con quattro balconi al primo piano può far credere che Tallis abbia pensato il suo grande motettto per questo spazio architettonico.

Un’altra ipotesi sulla datazione della prima esecuzione di Spem in alium è quella sostenuta nel 2002 dal direttore e musicologo americano George Steel. Egli è convinto che il mottetto sia stato scritto quasi venti anni prima, rispetto alle teorie precedenti, durante il regno della regina cattolica Maria I Tudor (1553-1558). Steel basa la sua ipotesi sulla tesi di laurea di Daniel Page Uniform and Catholic: Church Music in the Reign of Mary Tudor (1553–1558). Intorno agli anni cinquanta del XVI sec. il trono d’Inghilterra fu particolarmente instabile a causa degli sconvolgimenti politici e religiosi dovuti alla recente riforma luterana. John Dudley, il protestante duca di Northumberland, persuase il giovane e fragile Edoardo VI (1537-1553) a invalidare il testamento (l’Act of Succession) scritto dal padre Enrico VIII (1491-1547) nel quale il Re aveva indicato la linea di successione designando al trono, dopo Edoardo, la cattolica Maria sua sorellastra. Per evitare che il regno cadesse di nuovo in mano ai papisti Edoardo fu convinto a designare quale suo diretto successore la giovane cugina di Dudley (nonché moglie del figlio Guilford) Lady Jane Grey pronipote di Enrico VIII. Maria però appoggiata dai sostenitori cattolici rivendicò immediatamente il suo legittimo diritto al trono e dopo solo nove giorni di regno la neo regina Lady Jane fu detronizzata ed imprigionata assieme al marito Guilford Dudley. Il vero cospiratore John Dudley fu immediatamente decapitato, sorte che tocco alcuni mesi dopo anche al figlio e alla regina illegittima. Questa vicenda accrebbe il consenso di Maria I Tudor (Bloody Mary) nel mondo cattolico che vide in lei la reincarnazione della biblica eroina Giuditta. Questo fatto spiegherebbe secondo Steel la scelta di Tallis di musicare un testo tratto proprio dal libro di Giuditta, contenuto nell’antico Breviario Sarum
(1531) in uso prima della riforma protestante. Questo è uno dei libri deutero-canonici contenuti nella Bibbia (che sono quelli scritti dopo il tempo di Esdra o al di fuori di Israele o in una lingua diversa da quella ebraica). La riforma luterana respinse l’autenticità di questi libri della Bibbia. Secondo D. Page con la salita al trono di Elisabetta I nel 1558 iniziò l’ascesa del puritanesimo che portò ad un progressivo abbandono della polifonia nella liturgia. Nel 1559 la regina rese obbligatorio l'uso del Book of Common Prayer per i servizi religiosi, ovvero una sintesi intelligente fra tradizione cattolica e innovazioni protestanti. Su queste premesse Steel sostiene che l’esecuzione di un grande mottetto polifonico basato su un testo ripudiato dalla riforma protestante è da considerarsi un fatto possibile, ma sicuramente eccezionale, quindi sembrerebbe più verosimile retrodatare l’esecuzione di Spem in alium a prima del 1558.


vedi anche:
Spem in alium - I PARTE - Introduzione

sabato 15 gennaio 2011

M51 per flauto e clavicembalo

Domenica 16 Gennaio 2011 alle ore 17:00
presso la sede dell’Associazione Clavicembalistica Bolognese sita in via Saragozza al civico 86, il duo Novecembalo (Diadorim Saviola - clavicembalo; Chiara Agosti - flauto) eseguirà la composizione M51 commissionata per il progetto ECEBA.

Con la sigla M51 viene identificata una delle galassie più brillanti del cielo. Questa galassia a vortice (o a spirale) fu scoperta da Charles Messier il 13 ottobre del 1773. La spirale disegnata dai bracci della galassia è una spirale logaritmica. Le stelle all'interno delle galassie sono in costante movimento, nelle galassie a spirale, le dinamiche sono notevolmente complesse. Lavelocità orbitale della gran parte delle stelle della galassia non dipende necessariamente dalla loro distanza dal centro come avviene, ad esempio, in un corpo rigido. Man mano che ci si avvicina la centro (Bulge o Core), dove gli scienziati ipotizzano la presenza di un buco nero la velocità di rotazione aumenta. Da ciò ne consegue che i bracci di spirale cambiano di continuo morfologia e posizione. Questo brano per flauto in Sol e clavicembalo, commissionato del duo Novecembalo, rientra nel progetto ECEBA, serie di brevi composizioni scritte sui suoni MI DO MI SI/SIb LA tratti dal nome novECEmBAlo.



lunedì 3 gennaio 2011

Spem in alium nunquam habui - II PARTE

IL TESTO

Il testo di questa composizione è una parafrasi tratta da alcuni passi del Libro di Giuditta. Si tratta di un responsorio del mattutino nel quale si narra la vicenda dei figli di Israele trucidati in terra di Babilonia durante il regno di Nabucodonosor. In particolare si tratta della preghiera che l’eroina Giuditta eleva a Dio per ricevere la forza di uccidere il generale assiro Oloferne suo nemico.

Spem in alium numquam habui praeter in te Deus Israel
qui irascéris et propitius eris
et omnia peccata hominum in tribulatione dimittis.
Domine Deus Creator coeli et terrae respice humilitatem nostram.

Non ho altra speranza che in te, Signore Dio di Israele,
che castighi e usi misericordia
e perdoni i peccati del popolo che soffre.
Signore Dio, Creatore del cielo e della terra, guarda la nostra umiliazione. (Cfr. Gdt 6, 19 - 9, 12)

vedi anche: