Domenica 28 novembre 2010, alle ore 20.30 presso la Chiesa di Santa Cristina (Piazzetta Morandi - Bologna) si terrà la Elevazione spirituale in canto gregoriano e polifonia sacra “Cantantibus Organis” Sub onore S. Caeciliae, V. et M. affidata alla Schola Gregoriana Benedetto XVI diretta da Dom Nicola Bellinazzo, cui si affiancherà per l'occasione il Coro da Camera Le Voci dell'Arte diretto da Fabio Framba. Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
SCHOLA GREGORIANA BENEDETTO XVI
direttore Dom Nicola M. Bellinazzo
CORO DA CAMERA LE VOCI DELL'ARTE
direttore Fabio Framba
Giovanni Pierluigi Da Palestrina (1525-1594)
Missa in duplicibus minoribus
Col responsorio Cantantibus organis si apriva un tempo la veglia notturna in preparazione della festa di Santa Cecilia, martire divenuta in epoca rinascimentale la protettrice riconosciuta dei musicisti. Proprio questo titolo inaugurerà domenica 28 novembre l’elevazione spirituale in canto gregoriano e polifonia sacra affidata, nella consueta sede della Chiesa di Santa Cristina (Piazzetta Morandi, inizio ore 20.30), alla Schola Gregoriana Benedetto XVI diretta da Dom Nicola Bellinazzo, cui si affiancherà per l’occasione il coro da camera Le voci dell’arte diretto da Fabio Framba.
Non udibile da orecchio umano e non riproducibile con gli strumenti terreni, la musica delle sfere celesti è percepibile soltanto da persone elette, distanti dalle cose materiali e particolarmente vicine a Dio, tra le quali le vergini, simbolo di perfezione incorrotta: la medesima concezione pervade i testi del Proprio della Messa di Santa Cecilia (Introito, Graduale, Alleluia, Offertorio e Canto di comunione), che s’intreccerà alle polifonie palestriniane dell’Ordinario della Missa in duplicibus minoribus. Appartenente al gruppo delle “Messe mantovane” di Giovanni Pierluigi da Palestrina (1525/6-1594), uno dei cicli compositivi più rinomati del grande polifonista, la messa è direttamente collegata all’attività di governo di Guglielmo Gonzaga, duca di Mantova, che tra il 1578 e il 1580 commissionò al musicista una decina di messe polifoniche per la basilica palatina di Santa Barbara, offrendogli la ricompensa assai cospicua di 100 scudi d’oro. Le cinque voci della Messa di Palestrina si alterneranno quindi all’ascolto delle melodie gregoriane, in un caleidoscopio melodico-contrappuntistico di grande suggestione.
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